"non ho
mai amato le cose inaspettate.
odio le cose
improvvisate: senza programmi e senza un ordine preciso che mi dia
sicurezza. ho bisogno di un universo
chiuso e fin(i)to. odio le sorprese perchè, presa dallo stupore e dalla
meraviglia, mostrerei ciò che sono davvero di fronte agli eventi. devo essere preparata a tutto: pianificare le
mie espressioni, le mie parole qualunque cosa abbia di fronte per non essere
inopportuna e per non deludere le aspettative degli altri.
ho sempre avuto risvolti positivi nascondendomi dietro
alla mia maschera poichè al mondo non interessa sapere il nome dell'interprete,
sono più attratti dal personaggio del film. ci si ritrova a vivere come
comparse di un film del quale potresti essere il regista..."
Lei scriveva
quando aveva tempo: quando i pensieri diventavano di bronzo. e pesavano così
tanto nella testa. e davano così tanta malinconia. per non sentirli lì dentro
urlare e divincolarsi tra di loro, l'unico modo era prendere la penna e
scrivere.
se lui l'avesse amata, questo lei non lo sapeva. lo
domandava a se stessa e le risposte erano sempre incerte e mutevoli. era stato
un sabato sera da protocollo standard: cena, cinema.
diversamente cena.
Lei non ama cibi elaborati: niente pesce, antipasti,
cibi complessi. non le piacciono le verdure. niente formaggi. niente contorni
d'ogni genere. no a salse, a insalate.
Aveva cercato
più volte di imporre a Lui la sua idea malsana secondo cui sarebbe stato molto
meglio per la loro relazione se ognuno avesse cercato di ricordare attentamente
tutti i dettagli che li distinguevano – quando Lei diceva “tutti” intendeva
tutti per davvero, quindi anche i sopracitati cibi che Lui avrebbe dovuto
evitare con maestria per una cena da sabato sera. Peccato che tra i mille pregi
che Lui poteva vantarsi d'avere non c'era una memoria brillante.
Così
il primo screzio i due l'ebbero quando Lei si accorse che la sua richiesta era
stata completamente ignorata e, cosa ancora più grave, involontariamente. Lui
era il classico tipo che voleva vivere in tranquillità, voleva che i voleri e
le richieste fossero sempre palesati per non incorrere in malintesi che non
avrebbero fatto altro che turbare l'equilibrio quasi surreale che c'era tra
loro.